mercoledì 28 luglio 2010
VIABILITA'
È quanto si chiede il gruppo “Insieme per Porpetto”.
– Se l'ex-sindaco Dri Pietro, anziché polemizzare e insistere su una strada che avrebbe stravolto l'ambiente Porpettese in modo irreversibile, avesse collaborato con i comuni limitrofi di San Giorgio e Torviscosa nell'imminente realizzazione del 2° accesso alla Zona Industriale, il problema della viabilità a Villalta e Castello sarebbe stato risolto in tempi brevissimi.
– Ci spieghiamo meglio: il 2° accesso alla Zona Industriale raggiunge lo scalo ferroviario e, quindi, il casello di Palmanova, eliminando buona parte del traffico pesante a Villalta.
Con una minima spesa e l'utilizzo della vecchia ferrovia confluente in questo secondo accesso, ci si poteva collegare alla Napoleonica e risolvere il problema del traffico pesante di Castello e di tutti i paesi del Nord che reclamano problemi di viabilità (Gonars, Castions, etc).
– La complanare Palmanova-Latisana avrebbe risolto definitivamente in un secondo tempo il 3° accesso alla zona Industriale, lasciando il casello a Porpetto.
– Chiediamo all'ex-sindaco motivo dell'insistenza sulla bretellina e della mancanza di democraticità sia all'interno della sua maggioranza, sia nell'ascolto delle minoranze.
Riteniamo che l'ambiguità dimostrata sia frutto dell'attuale situazione e non certo della cittadinanza Porpettese rappresentata da una diversa maggioranza.
RISPOSTA AL FANTOMATICO TARCISIO SIRO
Innanzitutto pensiamo che il signor Tarcisio Siro non abbia alba della realtà dei fatti accaduti, visto la scomposizione degli argomenti da lui esposti e non veritieri. Sappia il Siro che il giorno prima delle elezioni siamo stati contattati dal signor Paride Cargnelutti per confluire in quel calderone di lista che come vede oggi ha dato i suoi frutti. Poi, che il potere logori chi non l’ha è un dato di fatto. Pensiamo che chi sia stato maggiormente logorato in questo frangente sia proprio stato l’ex sindaco Dri Pietro proprio perché il potere l’aveva perso nella sua maggioranza. Cosa si può dire di uno che ha accettato di fare il sindaco l’ultima ora senza avere contribuito la minima parte a produrre il programma elettorale? Perché se l’avesse fatto ben, sapeva che Il Di Pascoli, già assessore nelle ultime due tornate elettorali ha sempre negato la possibilità di realizzare il tracciato della bretellina sostenuta dall’ex sindaco. Per tale motivo gli ex assessori Di Pascoli e Dri Andrea, ai quali gli è stata revocata la delega dal loro caro sindaco e si sappia non dai rispettivi gruppi di minoranza. Poi per quanto ci riguarda, non rispondiamo della volta bandiera in generale, ma rispondiamo delle nostre azioni che sono sempre state chiare e alla luce del sole senza alcuna pretesa di occupare poltrone che altri sarebbero stati lieti di concedere per mantenere ancora in piedi il loro circoscritto potere. Noi per un senso di responsabilità ci siamo dimessi e se Siro ha la minima conoscenza di amministrazione pubblica sappia che un sindaco che non ha più la sua maggioranza dovrebbe dimettersi ai primi sintomi, perché così facendo avrebbe voluto il bene della comunità. Infatti, il prolungarsi della sua agonia avrebbe portato l’amministrazione comunale alla non risoluzione dei problemi e delle esigenze dei cittadini. Basti pensare che per un anno intero si sia solo discusso della bretellina di Villalta senza affrontare altri interessanti argomenti di carattere collettivo. Lei che dice caro Siro che cosi sia stato ben amministrato il nostro Comune? Terminiamo col dire che il nostro senso di responsabilità ha fatto sì che sia dato un taglio netto a queste diatribe interne alla maggioranza per dare la possibilità per l’avvenire a persone non costruite ad arte, ma che ragionano con la propria testa per amministrare il comune con la massima serenità e senza fazioni alcune.
RISPOSTA ALL’OMETTO NASCOSTO
Rispondo alla lettera di un recondito sotto il nome di Tarcisio Siro, che non ha avuto la capacità di firmarsi col proprio nome, pubblicata sul M.V. del 27/07/2010.
Sono Lenisa Pez e sono stata prima consigliera e poi assessore durante l’ultimo mandato della Sindaco Schiff Cecilia.
Credo che prima di dare dei “voltabandiera” alle persone, bisogni conoscere nei dettagli quali siano i fatti. Da parte mia non ho mai avuto problemi con il “potere”, né mi sono mai sentita logorata nel non averlo. Se avessi tanto desiderato la “poltrona”, non mi sarei fatta scrupoli nel propormi in qualche “alleanza” che sicuramente avrebbe portato i suoi frutti.
La mia vita politica è nata con la lista civica “Insieme per Porpetto” che nel mandato precedente appoggiava il sindaco Schiff e che in quest’ultima tornata elettorale ha deciso di correre da sola, proprio per non dare atto ad accordi politici, con quella lista che aveva deciso che
Sono stata accusata di tradimento nei confronti del mio ex-sindaco, tutto ciò è falso perché siamo ancora reciprocamente leali. Chi mi conosce sa che ho sempre cercato di mettere il mio operato al servizio dei cittadini, e questo non solo sul piano politico. Ritengo che non sia necessario essere consiglieri comunali per lavorare nel sociale; io da sempre l’ho fatto anche quando non occupavo il ruolo di amministratore comunale. Da politica seria ho imparato ad ascoltare tutte le parti in causa prima di emettere sentenze e ho imparato che bisogna conoscere le persone prima di giudicarle, cosa che Siro non ha fatto. Sono sempre a disposizione di chi vuole dialogare ed essere così informato correttamente su quanto mi ha portato alla decisione delle mie dimissioni contestuali, che hanno portato alla caduta del Sindaco e della sua amministrazione. Resta inteso che sono a disposizione anche del signor Siro Tarcisio.
Lenisa Pez
lunedì 19 luglio 2010
VOLANTINO
NOI, EX CONSIGLIERI COMUNALI DI PORPETTO
GHELLER Sigifredo e PEZ Lenisa
2) Abbiamo chiesto diverse volte al sindaco Dri di collaborare per una soluzione viaria proiettata al futuro, visto i 40 milioni di euro dichiarati più volte pubblicamente dall’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo RICCARDI e che la Regione avrebbe senz’altro messo a disposizione per un tracciato di ampio respiro.
3) Ci siamo battuti fino all’ultimo perché si organizzasse un incontro concertato con l’assessore regionale Riccardi, quello provinciale Marchetti, il presidente della ZIAC Strisino e tutto il Consiglio comunale.
Ebbene! Il Sindaco ha fatto questa riunione senza la minoranza. Da questo comportamento si deduce che nessuno possa più dire che gli organi sovra comunali non sarebbero stati disponibili.
Perché abbiamo fatto questa richiesta?
Perché il Sindaco ha sempre fatto intendere alla gente che la Regione non aveva i fondi a disposizione, mentre gli organi istituzionali ci hanno sempre garantito che erano disponibili ben 40 milioni di Euro con la possibilità di trasferire in un unico fondo anche i 12 milioni di Euro fruibili dalla Provincia. Di fatto questi soldi a disposizione c’erano, anzi non è mai accaduto che fossero così tanti i soldi utilizzabili per un’opera di questo genere.
Per tali motivi era doveroso da parte nostra chiarire assieme alla Comunità di Villalta da quale parte stesse la verità per scegliere assieme la soluzione migliore!
Il Sindaco non ha mai dato la sua disponibilità per tale chiarimento né ha mai voluto organizzare un incontro con tutti gli abitanti di Villalta per valutare le possibili soluzioni che rientrassero in un quadro di fattibilità. Invece è stato molto disponibile agli incontri organizzati in consorteria.
4) Non è vero che i fondi provinciali saranno persi, resteranno a disposizione per una sensata soluzione della viabilità locale, anzi questi fondi potranno anche essere fusi con altri che la Regione eventualmente metterà a disposizione, visto che l’ex sindaco ha perso questa importante opportunità.
5) La nostra scelta di dimetterci è stata dolorosa, ma senz’altro determinata dal fatto che il sindaco aveva problemi con la sua maggioranza che non avrebbero consentito la dovuta stabilità amministrativa tanto da lasciare irresolute non solo la conduzione del Comune, ma anche tutte le possibili soluzioni sulla viabilità. Siamo certi che dimettendoci abbiamo fatto la scelta giusta per lasciare spazio per l’avvenire a persone che come noi hanno veramente a cuore il nostro paese e la nostra gente, per dedicarsi in un proficuo lavoro rivolto a risolvere il problema del traffico locale con un progetto sensato e non devastante.
6) Dobbiamo pure impedire anche il tracciato della TAV che congiuntamente alla “bretellina” renderebbe il nostro territorio deturpato in maniera irreversibile.
7) Tranquillizziamo la comunità del paese dicendo che non rimarremo inerti in questo frangente temporale, ma saremo attivi più che mai per dare una risposta di netta risoluzione al problema.
8) Il tempo ci darà ragione! Giacché le bugie hanno le gambe corte!
venerdì 16 luglio 2010
COMUNICATO STAMPA DEL 16 Luglio 2010
Infine ricordiamo che la nostra scelta di dimetterci è stata sofferta, ma siamo certi che così facendo abbiamo lasciato spazio per l’avvenire a persone che veramente hanno a cuore il nostro paese e la nostra gente, perche si attivino con proficuo impegno per risolvere il problema del traffico locale con un progetto sensato e non devastante e impedire anche il tracciato della TAV nel nostro territorio che congiuntamente alla bretellina lo devasterebbe irreversibilmente.