mercoledì 28 luglio 2010

RISPOSTA AL FANTOMATICO TARCISIO SIRO

Gli ex consiglieri comunali GHELLER Sigifredo e PEZ Lenisa del gruppo “Insieme per Porpetto”, rispondono con molta serenità alla lettera del signor Tarcisio Siro, pubblicata sul Messaggero Veneto il 27.07.10 da un fantomatico omino che non ha avuto il coraggio di farsi riconoscere sottoscrivendo la sua lettera al Direttore del giornale.
Innanzitutto pensiamo che il signor Tarcisio Siro non abbia alba della realtà dei fatti accaduti, visto la scomposizione degli argomenti da lui esposti e non veritieri. Sappia il Siro che il giorno prima delle elezioni siamo stati contattati dal signor Paride Cargnelutti per confluire in quel calderone di lista che come vede oggi ha dato i suoi frutti. Poi, che il potere logori chi non l’ha è un dato di fatto. Pensiamo che chi sia stato maggiormente logorato in questo frangente sia proprio stato l’ex sindaco Dri Pietro proprio perché il potere l’aveva perso nella sua maggioranza. Cosa si può dire di uno che ha accettato di fare il sindaco l’ultima ora senza avere contribuito la minima parte a produrre il programma elettorale? Perché se l’avesse fatto ben, sapeva che Il Di Pascoli, già assessore nelle ultime due tornate elettorali ha sempre negato la possibilità di realizzare il tracciato della bretellina sostenuta dall’ex sindaco. Per tale motivo gli ex assessori Di Pascoli e Dri Andrea, ai quali gli è stata revocata la delega dal loro caro sindaco e si sappia non dai rispettivi gruppi di minoranza. Poi per quanto ci riguarda, non rispondiamo della volta bandiera in generale, ma rispondiamo delle nostre azioni che sono sempre state chiare e alla luce del sole senza alcuna pretesa di occupare poltrone che altri sarebbero stati lieti di concedere per mantenere ancora in piedi il loro circoscritto potere. Noi per un senso di responsabilità ci siamo dimessi e se Siro ha la minima conoscenza di amministrazione pubblica sappia che un sindaco che non ha più la sua maggioranza dovrebbe dimettersi ai primi sintomi, perché così facendo avrebbe voluto il bene della comunità. Infatti, il prolungarsi della sua agonia avrebbe portato l’amministrazione comunale alla non risoluzione dei problemi e delle esigenze dei cittadini. Basti pensare che per un anno intero si sia solo discusso della bretellina di Villalta senza affrontare altri interessanti argomenti di carattere collettivo. Lei che dice caro Siro che cosi sia stato ben amministrato il nostro Comune? Terminiamo col dire che il nostro senso di responsabilità ha fatto sì che sia dato un taglio netto a queste diatribe interne alla maggioranza per dare la possibilità per l’avvenire a persone non costruite ad arte, ma che ragionano con la propria testa per amministrare il comune con la massima serenità e senza fazioni alcune.

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